Non sono una blogger di moda, se questo presuppone riempire il blog di mie foto con variegate mise, in strada o a far la spesa, con le labbra arricciate o lo sguardo sorpreso del finto scatto rubato.
Oppure scaricare foto da internet di eventi, red carpet , premiazioni, e commentarle con lo stile arguto di una consumata giornalista di moda o di una socialitè abituata a fare colazione con le celebrities.
Non lo sono perchè se voglio parlare di un capo di abbigliamento che mi piace, lo fotografo io. Perchè all’essere un LOGO su due gambe, preferisco andare a conoscere giovani emergenti e indossare firme ancora di nicchia.
Perchè il diario di Bridget Jones è già stato scritto, ed è inutile copiarne lo stile da “finta – sfigata” alla ricerca del proprio posto nel mondo. Ed è inutile imitare Sex and the City, e le It Girl delle riviste, e le modelle, e chiunque non sia altro che noi.
Perchè mi ritengo libera di parlare di moda, che è una mia grande passione, e di design ma anche di libri, di viaggi, di vita, ed in questo miscuglio non ci trovo una confusa linea editoriale ma solo me e i miei gusti.
Perchè capisco che in un mondo iconico esistiamo solo se tutti vedono e invidiano la ricchezza del nostro guardaroba, lo sfavillio delle serate mondane a cui partecipiamo, il finto divertimento dell’autoscatto nel locale alla moda, e non mi piace.
Perchè all’essere la millesima copia del già visto ben vestito, preferisco il mio piccolo spazio, apprezzato da alcuni e non capito da altri. Ma che almeno contiene tutto materiale originale e farina del mio sacco.
J.
