Non era stata un settimana memorabile per me e giravo per le strade cittadine in cerca di qualcosa: un colore, uno stimolo, un oggetto, una illuminazione.
Sono così entrata in un negozio chiamato UBUNTU (di cui presto scriverò) che promuove l’artigianato sudafricano e le collaborazione interculturali tra artisti e designer di diversi paesi.
É qui che ho scoperto le lampade “Me Ayn” (in ebraico “Dove è la saggezza?”) della arredatrice Roberta Elmi. Pura essenza lignea, composta di materiali riciclati e pezzi di legno recuperati lungo i corsi dei fiumi. Bellissime. Così come bella e stimolante è stata la chiacchierata, svoltasi il pomeriggio successivo, con la loro creatrice, artista-arredatrice, che mi ha conquistato con la leggerezza con cui è riuscita ad introdurmi ad argomenti complessi quali il “mistero del vuoto”, ovvero le forze invisibili della terra che creano la salute o la vitalità di un ambiente.
Roberta Elmi si è diplomata all’Istituto d’Arte di Bologna, sezione arte del legno/arredamento e da ormai dieci anni, si è orientata allo studio dello spazio ripristinando, attraverso un percorso di studio della casa, la relazione tra la persona e l’ambiente che lo circonda, armonizzando le energie presenti nell’ottica di un miglioramento della qualità di vita di chi ci abita. .
Ha frequentato un corso di radioestesia e il primo e secondo livello di una scuola di Feng Shui, (antichissima filosofia cinese che significa letteralmente “vento e acqua”, in onore ai due elementi che plasmano la terra) ma la cultura per l’ambiente l’ha sviluppata e affinata sul campo.
La ricerca dell’armonia, del riequilibrare le proprie energie con l’ambiente esterno, il tenersi in contatto con la natura e la sua energia, la capacità di cogliere “l’intorno” tramite una rara sensibilità personale, guida Roberta nel suo lavoro come arredatrice e nella creazione delle sue opere come artista.
Dopo essersi sperimentata in varie forme artistiche, tra cui la pittura, è nel legno che ha ritrovato la sua origine: un padre ottimo falegname, il diploma in arte del legno e il dono inaspettato, da parte di un amico, delle sgorbie appartenute ad uno scultore ferrarese dei primi del ‘900, ha ricondotto Roberta a questo elemento.
Da qui la creazione delle lampade “ Me Ayn”, composte, non costruite, da pezzi di legno, carta e colla di farina fatta in casa. Tutti materiali naturali e di riciclo, tutti materiali con in sé una storia che aspetta di essere ascoltata. Forme lignee già modellate dalla corrente del fiume, che l’artista ascolta e assembla quasi naturalmente, a creare fonti di luce, oggetti vitali e vibranti.
Per scoprire le opere di Roberta Elmi e avere maggiori informazioni sulla sua attività di artista e arredatrice, visitate il suo sito http://www.ambientiesalute.it/
J.