L’araba fenice

Ho perso troppo tempo a piangermi addosso. Tra alti e bassi direi 14 anni. Per troppo tempo mi sono sentita frustrata nel non riuscire a trovare un mio spazio nel mondo: studentessa spiantata, poi laureata in cerca di lavoro, poi avvocato fallito.
Mi sentivo pronta per qualcosa di grande, un progetto ambizioso. Mi sentivo piena di talenti e capacità, avevo una incrollabile fiducia nella mia intelligenza. Volevo spiccare il volo e andare lontano.
E invece, ironicamente, sono ancora ai nastri di partenza. Ho fatto un breve giro in tondo e ora, eccomi qua, nuovamente disoccupata e con 14 anni in più.
Negli ultimi due anni non ho pensato ad altro: avevo perso (o meglio mi avevano fatto perdere) il mio posto di lavoro e di colpo mi sembrava di aver perso tutto. Addio intelligenza, talenti, capacità. Senza un lavoro ero un fallimento su due gambe, dead woman walking.
Poi il 29 dicembre, quattro birre e due ore di chiacchiere dopo con una ritrovata collega di studio, ho lasciato il mio fardello al pub e sono tornata a casa serena.
Ho finalmente fatto pace con me. Io sono sempre io. Mi stavo perdendo proiettando il mio valore al di fuori di me, nel lavoro, nella quantità di amicizie, nel posto occupato in società, nell’etichetta di avvocato.
Eppure tante volte, ripensando a quella ragazza che occupava, senza far niente, la scrivania di uno studio vuoto, chiedendosi se fosse possibile saltare dalla finestra per scappare, mi sono considerata fortunata ad aver perso quel lavoro.
MA era la mancanza di un piano B a sconvolgermi veramente; mi sembrava inaccettabile che, alla mia età, non sapessi “cosa fare da grande”. Una perla ai porci, la società civile non mi aveva voluta e io, con tutta la mia intelligenza, mi sentivo un paria, un intoccabile.
Non avrei avuto successo, non avrei fatto nulla di grande o importante.
I Cani cantano “La gente non è il mestiere che fa, o i vestiti che porta, le scarpe che mette, la roba che ha”.
Io non sono un mestiere, io non sono un progetto, non sono una definizione.
Ci vuole coraggio ad essere ciò che si è. Ho un intero anno nuovo per trovarlo.

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