Generazione Vietato Sognare 2

 

Meglio avere una vita di riserva, perchè la prima, in genere, ci riserva brutte sorprese.

E non sto parlando dei drammi veri che possono purtroppo capitare a tutti noi. Assolutamente, niente di così smaccatamente drammatico. Parlo della vita che alcuni chiamano “normale”, altri “mediocre”, altri ancora “tranquilla”, a seconda dell’ idea iniziale che se ne aveva.

Quando sei piccolo ti insegnano a credere nel potere dei tuoi sogni, e tu sogni, sogni con tutte le tue forze, cose più o meno incredibili, passando i successivi anni della tua vita ad aspettare che quei sogni si avverino.

Certo, stare con le mani in mano rende tutto più difficile! Ma anche se ti dai un gran da fare, spesso non cambia un granchè!

In questi tempi, per mettere una pezza allo strappo di disillusione che circola tra quelli della mia generazione, si dice “ C’è UNA BRUTTA CONGIUNTURA ECONOMICA”.

E non è che questo ti aiuti a farti sentire meglio; diciamo uno dei rari casi in cui il mal comune non è “mezzo gaudio”.

Io, per esempio, se mi guardo con occhi esterni, non posso che ridere incredula per ciò che è la mia vita lavorativa: mi sveglio, faccio colazione, mi avvio svogliata in quello che può definirsi pomposamente “un posto di lavoro”…e qui finiscono i pochi impulsi vitali che hanno richiesto lo sforzo di svegliarsi, mangiare, vestirsi e camminare fino all’ufficio.

Da qui in poi si apre un mondo parallelo: lo potrei descrivere come uno spazio bianco dove, quasi fisicamente, può vedersi IL NULLA.

Avete presente la tipica scenetta dei due che si incontrano in Paradiso “ Ehi, anche tu qui?”. Capita infatti, che in questo nulla, spesso si facciano degli incontri: generalmente sono persone over trenta, laureati, ex bambini sognatori. “Ehi, anche tu qui!”, e a seguire “Ma non dovevi fare il medico-avvocato-commercialista-ragioniere-geometra-musicista- archeologo-scrittore-cantante-ballerina???”.

Non ci si può scambiare più che qualche pacca sulla spalla, si annuisce abbassando gli occhi, nessuno potrà aiutare nessuno!

E si ritorna nel nulla. O al quasi-nulla: ogni tanto capita infatti la scarica adrenalica di stampare una lettera al capo e portarla fino alla sua scrivania! WOW!

Non so perchè debbano essere frustrate in questo modo tante intelligenze, tante brave persone che sarebbero ottimi lavoratori se solo ne fosse preservata la dignità. Crescendo lo impariamo sulla nostra pelle che non tutti i sogni si avverano, che è necessario accettare i compromessi che la vita ci pone davanti. D’accordo! Ma cosa ha a che fare questo, chiamiamolo “normale processo di maturazione”, con il vedere calpestata quotidianamente la propria intelligenza. E sottolineo questa parola che per me ricomprende mente-anima-idee, che un tempo furono pure sogni ma che ora vorrebbero essere almeno pensieri!

Mente-pensante.

So già l’obiezione più ovvia: almeno è un lavoro! Vero: ho provato anche l’opzione disoccupato e non è per niente una valida alternativa.

Però obietto all’obiezione: bisogna sempre valutare la catastrofe per gioire delle briciole?

Si dice che la vita è una: mi devo sentire in colpa se coltivo la legittima aspirazione a viverla al meglio? A non sentirmi grigia, spenta, triste, frustrata, etc etc!…Insomma, come dic…“Ehi, anche tu qui???”…scusate, vi devo lasciare! Si è appena materializzato dal nulla un vecchio collega di università!

J.

2 thoughts on “Generazione Vietato Sognare

  1. Reply Abba2 Dic 6,2012 17:34

    I like it!!

    I’m agree with you, and you know I can understand…
    How we can find the way to change something?

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