Una casalinga con la toga

…Poi ti dicono che è una fortuna stare a casa, che ci si abitua, che il cervello non si atrofizza:l’importante è avere degli interessi!

Ti dicono che è un momento ma passerà, che non sei disoccupata ma fai la mamma. Che una laurea vale anche se è conservata in un cassetto. Ti dicono che la ruota gira, che c’è una giustizia divina e che chi ti ha trattato ingiustamente, licenziandoti a causa della tua maternità, avrà ciò che  si merita.

Non che rimpianga i giorni trascorsi nel mio squallido ufficio, né i  gretti colleghi di lavoro, ma che necessità c’era di farsi 5 anni di università, mi chiedo??…Ah sì, la cultura personale! Be, sinceramente la poca che ho è merito mio e non della facoltà di Giurisprudenza.

Non abito neanche a Wisteria Lane per potermi impicciare degli intrighi delle mie vicine di casa e, perchè no,  rubarci a vicenda il giardiniere per mettere del pepe alle nostre giornate di perfette mogliettine.

Avevo voglia di scrivere del mio cambio di vita. Ho lasciato la mia città con il mito della carriera e ora mi trovo a curare il mio piccolo mondo domestico, destreggiandomi tra pannolini, pulizia di casa, chiacchiere con le amiche e cucina (ben poca in tutta sincerità!). Credo che nella realtà niente sia più lontano dello stereotipo della casalinga anni ’50,  grembiulino bianco e crostata di mele sempre in forno. La donna che lavora in casa fatica come un mulo, senza alcuna soddisfazione economica e, spesso, senza alcuna gratificazione a livello personale. Niente di nuovo quindi, fai un turno unico invece che quello doppio del lavorare anche fuori casa.

Ed ora eccomi qua, arruolata anche io tra le fila degli angeli del focolare. Ancora una volta le carte sono state scombinate e mi trovo a fare un lavoro che mai avrei immaginato. Rimango affascinata da ciò che la vita può riservarti e se prima le cose non andavano come volevo io ne facevo un dramma. Ora invece seguo la corrente e non mi oppongo. Mi plasmo e mi modifico, rimango me stessa ma con altra veste. Fosse pure un grembiule da cucina invece che una toga.

J.

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