La leggerezza delle idee

Immagino che chi tiene un blog lo faccia per scriverci sù. Anche io, in effetti, avevo iniziato con questa intenzione e, nel numeroso tempo libero lasciatomi in ufficio, davo libero sfogo alle mie idee su moda, libri e riflessioni generali sul vivere.

Poi, piano piano, il mio contributo è andando scemando…non ho più idee? Di cosa scrivere? Come sapete sono una quarantenne che si trova a casa senza un lavoro. Sono in quel limbo a cui sono condannate tantissime persone over 35, ormai troppo grandi per essere assunte, ma troppo giovani per rassegnarsi a non essere più prese in considerazione dal mercato del lavoro.Una condanna a tantissimi anni di precariato o disoccupazione in attesa di arrivare alla sospirata pensione. Ma chi l’avrà?

 

Sulla figura del disoccupato come la mia il cinema realistico inglese ha confezionato fior fiore di film in cui, in genere, il poveretto di turno, ormai cinicamente rassegnato alla non occupazione e perennemente arenato su di una poltrona con birra in mano, riesce a risalire la china con un notevole sforzo di volontà.

In effetti la disoccupazione femminile è presa molto meno in considerazione: l’uomo, padre di famiglia, deve portare il pane a casa per il bene dei propri cari. Per la donna è, al più, simbolo di emancipazione e di riscatto sociale. In fin dei conti c’è sempre il marito o famigliare di turno che provvede al suo sostentamento . Come nell’ottocento le signorine di buona famiglia…

 

Se poi si hanno figli l’alibi è presto trovato: “fai la mamma” ti dicono le persone. Perchè è una professione??

Insomma, capitemi, io ormai sono socialmente un fantasma: se non si fa parte del mondo come si può scrivere su di esso?

Eppure, da fantasma quale sono diventata, ho un punto di vista privilegiato sulla realtà: osservo senza essere vista.  Come se, cinematograficamente parlando, in un fotogramma in cui una folla di persone corre da una parte all’altra, io fossi al centro di questo uragano umano immobile e perciò centrata.

So che non avrò mai più questa opportunità: di essere libera di poter, anche solo sognare, di plasmare la mia vita come mi pare.

Sono in un limbo in cui tutto può essere. Devo solo mettermi a fuoco in quel turbine di persone impegnate a correre…ma non sempre verso una meta.

J.

 

Evanescenza

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