“Sul languido cielo s’incidono,
Sardegna, i tuoi monti di ferro.
Cielo velato
come da un polline
malsano, che a guardarlo ci si strugge…”
“Favoloso viaggio
ch’io feci in un attimo,
allontanandomi nella sera,
mentre ormai più non eri
che un cielo sognante
all’orlo di una montagna…”
“Malinconica Circe,
è con questo richiamo
che trattieni il partente…”
La mia terra aspra, amara, matrigna cattiva e madre buona. Sempre costante ricordo.
J.
(Grazie a Lenni per le belle foto, all’Associazione “Sardegna nascosta” per il viaggio nella terra di Oliena, a Iris per avermi ricordato la poesia di Vincenzo Cardarelli).
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