I cavallli vincenti 1

” Il cavallo vincente si vede all’arrivo”, recita un vecchio adagio. Solo tagliato il nastro d’arrivo si vede chi ha avuto abbastanza forza nelle zampe e fiato per battere gli altri concorrenti e vincere. Vale lo stesso per noi esseri umani? Solo al traguardo sapremo dare un senso alla nostra vita e capire finalmente se è stata vissuta o sopravvissuta. Se siamo stati cavalli vincenti?
Un’altra scuola di pensiero recita invece che “bisogna dare un senso ad ogni giorno della propria vita”.
La somma di quanto fatto darà poi significato al Tutto.
Ma se viviamo giorno per giorno, navigando a vista, come possiamo capire il senso se non abbiamo neanche una mappa che ci dica dove andare?
Ogni giorno faccio del mio meglio, mi do da fare, cerco di costruire, andare verso una meta, fare qualcosa…eppure finisce la giornata e mi sembra di non essermi mossa dal punto di partenza. Che il movimento della vita sia così lento da sembrare impercettibile?
Quale sarà il senso di fare un lavoro come un automa? BISOGNA trovare il lato buono anche in questo…questo farebbe un cavallo vincente! Ma se io aderissi all’altra scuola di pensiero potrei contestare questo, dicendo che ogni giorno devo dare un senso a ciò che faccio! E se oggi il senso fosse il non lavorare? Andare un pomeriggio in giro a respirare la vita. A vedere facce, a perdermi nelle strade. Oppure ad isolarmi, musica nelle orecchie, dietro un buon libro?
La vita segnata o l’anarchia che non fa mangiare? Neanche la frustrazione, però, fa mangiare!
“Ho avuto grandi ambizioni e sogni turgidi, ma i sogni li hanno avuti anche il garzone e la sartina, perchè tutti sognano. Quello che distingue le persone le une dalle altre è la forza di farcela, o di lasciare che sia il destino a farla a noi”. (F.Pessoa)
J.

One comment on “I cavallli vincenti

  1. Reply marco Nov 13,2012 09:09

    Sante verità!

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