Elisabetta Giorgi, una storia scritta sulla pelle.

Ho conosciuto Elisabetta Giorgi tre anni fa. Ricordo esattamente che passeggiavo per via Indipendenza a Bologna, durante il periodo natalizio, e mi sono avvicinata al banco dove esponeva le sue creazioni attratta dalla bellezza delle sue borse (oggetto per cui ho quasi un culto, se non lo avete ancora capito!).

L’originalità delle linee, la morbidezza del pellame e l’ottima qualità della realizzazione, oltre che la piacevolezza nel discutere con lei, me l’ha fatta balzare subito  in testa alla mia personale classifica delle handmade designer da me conosciute.

Negli anni non ho mai perso d’occhio questa artista e la sua evoluzione nel mondo della creatività e del fashion. Quando ho voglia di vedere qualcosa di bello e nuovo passo nel suo spazio espositivo oppure visito la sua pagina fb, piacevole vetrina delle sue creazioni.

Ho il piacere di condividere con voi le poche righe che Elisabetta ha scritto su di sè e alcune foto rappresentative delle sue creazioni.

“La mia prima cartella alle scuole elementari è di cuoio.E’ un ricordo nitido, che dà il via alla mia passione per questo materiale.

 Inizio a lavorare la pelle e il cuoio ancora adolescente all’età di sedici anni. E’ il 1993. Frequento il liceo scientifico e mentre tutti sfoggiano gli zaini che caratterizzeranno quei primi anni ’90, io ho ancora come fedele compagna la mia cartella, malleata e resa più bella dai segni del tempo. E’ allora che faccio i miei primi investimenti, compro una fustellatrice manuale, un buon taglierino e qualche pezzo di materia prima, oltre a riusare tutti gli indumenti dismessi della famiglia. Le prime creazioni apprezzate dagli amici e compagni di classe, finiscono sotto il loro braccio e nelle loro case.

Nel 1997 mi iscrivo a filosofia, continuando a coltivare la mia passione.

Negli anni di studio, la creatività che mi caratterizza mi porta a maneggiare vari materiali, la terra cotta, la carta e in particolare il legno, che per sette anni diviene la base per esprimere la mia esigenza di trasformazione e creazione.

In questo tempo, di cui mi piace parlare come di una “età del legno”, lavoro alle falde del Vesuvio con quattro amici e insieme percorriamo i passi che ci portano, dai mercati artistico artigianali ad allestire un vero e proprio laboratorio di falegnameria, dentro il quale produciamo pezzi di arredamento per case e negozi, frutto della nostra fantasia e capacità artigianale. Collaboriamo fra i tanti con l’architetto Andrea Iorio e successivamente con la gallerista d’arte Lia Rumma.

Nel 2003 mi laureo e nel 2007, per esigenze familiari e di vita torno verso il nord dove, grazie all’esperienza collaborativa e a una maggiore capacità progettuale, riprendo in mano i miei primi strumenti e quella che considero per eccellenza la mia “materia Prima”.

Finanzio i miei piccoli investimenti con lavori di ogni tipo. Il mio obbiettivo è chiaro comprare pelle dalle differenti caratteristiche, materiale di minuteria vario e una macchina da cucire, che mi permetta di mantenere ed evolvere la lavorazione manuale.

Ha così inizio il mio personale progetto di lavoro “SCRITTOSULLAPELLE” che dà vita alla creazione di borse dalle varie forme e suggestioni, con cui partecipo a diverse esposizioni ed eventi.

Nel giugno del 2012 organizzo in Piazza Verdi a Bologna la sfilata “Borse e accessori come espansione dello spazio interno, espressione di personalità”, all’interno dell’evento Made in Woman, che da sei anni dà visibilità a progetti di donne.

Nel dicembre dello stesso anno partecipo all’esposizione dedicata ad artisti e designer presso ONO galleria di arte contemporanea.

La parte che non finirà mai di stupirmi del mio lavoro è il giungere delle idee che arrivano come doni, il riconoscere e l’avere familiarità con il ronzio creativo che prende la testa ed il cuore e dargli spazio, far nascere l’ispirazione da ogni dove, dalle forme della natura che tanti ha guidato, dagli umori di una giornata piovosa, da vecchie foto di famiglia, da cose ancor più astratte come i concetti che cercano espressione nella forma concreta.

Appassionante è la scelta della materia prima, che spesso sembra avere già in sé la direzione della futura forma e allora non resta che riconoscerla e leggerla attraverso.

Altrettanto fondamentale è per me la relazione con il pubblico, comprendere le esigenze di una vita in evoluzione che oltre alla praticità cerca nella borsa un elemento estetico e un riconoscimento della propria identità.”

Puff olive green bag

Puff olive green bag

 

New pochette porta i pad

New pochette porta i pad

 

Furia bag

Furia bag

 

Million Dollar Baby Bag

Million Dollar Baby Bag

 

Versatile

Versatile

 

Versatile dettaglio

Versatile dettaglio

 

Una e Trina Bag

Una e Trina Bag

 

Una e Trina dettaglio

Una e Trina dettaglio

 

 

Per maggiori informazioni su Elisabetta Giorgi e la sua “scrittosullapelle” visitate la pagina fb

https://www.facebook.com/scrittosullapelle.creazioni?ref=hl

o lo spazio su bigcartel

http://scrittosullapelle.bigcartel.com/

J.

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